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ATTENZIONE

A seguito di violente proteste di piazza, che – sin dal mese di novembre 2013 – hanno causato anche morti e feriti, il Governo thailandese si è dimesso e ha indetto nuove elezioni per il 2 febbraio 2014. Le forze di opposizione continuano tuttavia a ricorrere alla piazza, soprattutto a Bangkok, e chiedono di prendere il potere per volere del popolo. Il Governo, per quanto dimissionario, mantiene il punto sulla scelta democratica e quindi sul ricorso alle urne.

Dal 13 gennaio 2014 e’ inoltre iniziato il “blocco” di Bangkok: sbarramenti ai principali incroci per impedire una normale circolazione in citta’ e, conseguentemente, per ostacolare le attività del Governo. Dopo una settimana “di blocco” episodi di violenza (tra cui anche l’esplosione di diversi ordigni che hanno provocato un morto e oltre cinquanta feriti) hanno portato il Governo a dichiarare – a decorrere dal 22 gennaio per 60 giorni – lo stato di emergenza a Bangkok e zone limitrofe.

Benché si tratti di uno scontro ideologico e politico interno, che non ha quindi alcuna connotazione xenofoba, la situazione e’ comunque tesa e rischia di coinvolgere anche gli stranieri. 

A residenti e turisti si raccomanda la massima cautela ed un costante aggiornamento.

Si ribadisce infine la necessità di mantenersi lontani da ogni tipo di assembramento e di evitare spostamenti non necessari.