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ATTENZIONE

A seguito di violente proteste di piazza, che, sin dal mese di novembre, hanno provocato anche morti e feriti, e l’occupazione non violenta di alcuni uffici governativi, il Governo thailandese si è dimesso e ha indetto nuove elezioni per il 2 febbraio. Le forze di opposizione continuano tuttavia a ricorrere alla piazza, soprattutto a Bangkok, e chiedono di prendere il potere per volere del popolo. Il Governo, per quanto dimissionario, mantiene il punto sulla scelta democratica e quindi sul ricorso alle urne.
Benché si tratti di uno scontro ideologico e politico interno, che non ha quindi alcuna connotazione xenofoba, la situazione e’ comunque tesa e rischia di coinvolgere anche gli stranieri. Rimane sempre valida dunque la raccomandazione di tenersi aggiornati sull’evoluzione dei cortei attraverso i mass media locali ed internazionali, il proprio albergatore o l’agente di viaggio. In questo quadro, si ribadisce la necessità di mantenersi lontani da ogni tipo di assembramento e di evitare itinerari non turistici.

Dal 13 gennaio e’ iniziato il “blocco” di Bangkok: sbarramenti ai principali incroci per impedire una normale circolazione in citta’ e conseguentemente ostacolare le attivita’ del Governo. Fino al termine del “blocco” residenti e turisti potranno trovarsi in difficoltà negli spostamenti sia interni, anche in zone turistiche, sia da e verso l’aeroporto.

Alcuni episodi di violenza (tra cui anche l’esplosione di ordigni) rendono rischiosi spostamenti non necessari nelle aree interessate dal “blocco” (Asoke, Pathumwan, Lumpini, Victory Monument, Ratchaprasong, Lat Prao, Silom e Chaeng Wattana). Si raccomanda la massima cautela ed un costante aggiornamento.